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Sabato 26 gennaio al Teatro Palamostre per il CSS Tetro Stabile di Innovazione del FVG è andato in scena Winston vs Churchill, il nuovo spettacolo di Giuseppe Battiston.
Quello che è accaduto sabato sera in sala è stata una pura magia, un viaggio nel tempo senza dimenticare il presente.

Appena entrati si viene accolti dalla scenografia, un salotto circondato da lampadine che ricordano un po’ il Moulin Rouge anni ’30. Ci colpisce subito il pavimento: una piccola collina simili ai planetoidi del piccolo principe sulla quale troneggia una sedia. Questa forma particolare cambia la percezione delle proporzioni, la sedia sembra essere un enorme trono sul pianeta. Inizia tutto con una figura imponente avvolta da una vestaglia rossa, già da qui si intravede uno spirito possente, irriverente, arrogante ma amante dei gatti e della loro indipendenza.
Tutto questo viene accentuato ancora di più quando entra in scena un’infermiera, interpretata da Maria Roveran, che prima con pazienza e timore poi con fastidio e infine avvilita, tramite i dialoghi aiuta alla comprensione del personaggio principale: un’icona del novecento, il primo ministro inglese Winston Churchill.

Churchill è un eccesso in tutto: ubriaco di whisky e sotto oppiacei viaggia tra i ricordi di una vita celebre, urla, sbraita, si lamenta ma non si arrende mai. Innamorato di quello che è stata la sua vita sembra quasi maledirla e maledire il suo modo di essere quando ricorda una delle figlie, scomparsa giovane suicida, gli chiede di non andare alla sua prima teatrale in quanto la infastidisce il ripetere tutte le battute shakespeariane. Lui allora propone di sedersi in fondo alla sala, in modo che lei non lo possa sentire, a quel punto lei le ricorda che è Winston Churchill e non una persona qualsiasi e nessuno lo lascerebbe seduto infondo a una sala.

A tratti ricorda un nonno qualunque, un po’ scorbutico, che ama continuare a raccontare ciò che ha vissuto tra incubi, gloriose vittorie, critiche, giochi, battute misogine e sigari nascosti all’infermiera. Un Churchill che come molti in età matura torna bambino, comanda ma ascolta, risoluto ma incuriosito da chi è in grado di cambiare idea, affettuoso con un gatto che incarna la vita che ora da ammalato desidererebbe.

Winston vs Churchill è uno spettacolo che consiglio a tutti di vedere: simpatico, irriverente e appassionante. Battiston si conferma ancora una volta un interprete fantastico dopo Macbeth (2013), ricordando la contrapposizione tra grandi uomini e piccoli. Degna nota va anche alla voce di Maria Roveran che compare dietro a un telo che la trasformandola in una sirena, grazie a un buon uso delle luci disegnato da Andrea Violato appoggiato alle scene di Nicholas Bovey, il suono e la musica di Angelo Longo tutto per la produzione del Nuovo Teatro.

LOCANDINA
anno 2018
testo da Churchill, il vizio della democrazia di Carlo G. Gabardini
regia Paola Rota
interpreti Giuseppe Battiston e con Maria Roveran
luci Andrea Violato
scene Nicolas Bovey
musiche suono e musica Angelo Longo
costumi Ursula Patzak
produzione Nuovo Teatro