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The Crossing
10’57”
Installazione video-audio
1996

Una figura maschile avanza, lenta, in slow motion. Si ferma. Prende fuoco, brucia e scompare. In un’altra dimensione, sull’altra faccia di uno stesso supporto, viene inondato, e scompare.

Si apre così, con The Crossing, Rinascimento Elettronico di Bill Viola – artista statunitense, pioniere e maestro della video arte – a Palazzo Strozzi. Un’iniziazione di gusto antropologico che segna il confine tra la realtà e il mondo filtrato dall’artista, tra lo scorrere del quotidiano e il tempo delle opere. Ed è proprio il tempo il fil rouge delle opere di Bill Viola. La Fondazione Strozzi è riuscita, ancora una volta, ad esprimere ogni potenzialità e tutta la dignità del contemporaneo a Firenze, compito non così semplice. E lo fa in modo elegante ed accattivante, regalando un dialogo squisito tra moderno e contemporaneo, possibile solamente qui.

The Crossing
10’57”
Installazione video-audio
1996

Le opere di Bill Viola parlano della vita, delle persone e di cultura, quella occidentale, che deve tanto al Rinascimento fiorentino come ci ricorda l’artista in maniera costante. Questa è una mostra che va goduta, emozione dopo emozione (e ce ne sono tante). Proprio per questo motivo scelgo solamente due opere, per cercare di ricreare un’atmosfera che lascia pieni di tante cose e non rovinare un cammino tanto universale quanto personale. In questa mostra ogni spettatore compie un viaggio diverso: prima di tutto attraverso la propria cultura – che accomuna noi e le opere -, ma soprattutto attraverso le proprie emozioni, creando quindi un percorso esperienziale unico.

E proprio ad un cammino si assiste in The Path. L’opera è proiettata in un formato quasi panoramico, che abbraccia il fruitore: un flusso di persone in fila cammina in mezzo ad un bosco, tra gli alberi, senza alcun ordine apparente. Persone di ogni età, etnia, estrazione sociale percorrono il cammino della vita; e qui Bill Viola compie una magia, restituendo attraverso un’immagine così semplice un concetto del genere rendendolo pressoché immediato allo spettatore: una riflessione sulla vita, una danza macabra idilliaca.

The Deluge
34’30”
Installazione video-audio
2002

The Deluge, invece, in 34 minuti eviscera temi della tradizione artistica, della religione e sociali. Vi sono delle persone che passeggiano di fronte ad un edificio: alcuni inquilini escono ed entrano, un mendicante chiede l’elemosina, uomini e donne passeggiano in un ritmo lentamente, ma percettibilmente, crescente. Si crea, poco a poco, una sensazione di scomodità. Le dinamiche sociali tradiscono archetipi e cliché scomodi, incorniciati da una sensazione di imminente catastrofe. E poi la rottura. Una cascata d’acqua, proveniente dall’edificio, travolge tutto e tutti; poi, in poco tempo, l’acqua si ritira, lasciando il marciapiede pulito e l’edificio intatto ma disabitato.

Ogni opera in mostra appartiene al fruitore; vi è un legame intimo con il nostro vissuto, se non altro sul piano emozionale. I video sono sapientemente costruiti per creare un flusso di coscienza, oltre che per innescare un pensiero; ed è proprio per questo motivo che hanno una durata importante, da non trascurare quando si decide di visitare la mostra, che merita il nostro tempo e la nostra completa disponibilità.

Senza mai dimenticare il gusto estetico di Bill Viola che si fa amare fin dal primo fotogramma.

BILL VIOLA. Rinascimento elettronico

Palazzo Strozzi – Firenze
Dal 10 Marzo 2017 al 23 luglio 2017
Tutti i giorni (festivi inclusi): 10.00-20.00
Giovedì: 10.00-23.00