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Barcellona. Plaza de las Glorias Catalanas è uno dei punti più importanti della città previsti sin dal piano urbanistico di metà Ottocento redatto da Cerdà.
Questo snodo, da sempre privato dell’importanza che gli spetterebbe, non è mai stato risolto ed è oggi investito da un pesante processo di ristrutturazione urbanistica. Affacciato sul piazzale, l’infopoint progettato dallo studio catalano Peris + Toral Arquitectes introietta quel sentimento di incerta precarietà data dal grosso cantiere. Il padiglione, pensato per essere smontato alla fine dei lavori, serve, oltre che da punto informazioni, anche da spazio espositivo e da noleggio di biciclette elettriche. La struttura temporanea viene così trattata come fosse parte del cantiere e i materiali usati comunicano un’idea di effimerità – data dalla sottile struttura a tubi innocenti del rivestimento (usati nelle impalcature dei cantieri) – e di permeabilità ottenuta grazie a un involucro a tre strati penetrabili alla vista: dall’esterno, una rete metallica di protezione, una più fitta maglia ombreggiante e una pelle in policarbonato semitrasparente. Due unità prefabbricate rivestite da una lamiera nera e un caldo pavimento in legno risolvono l’interno, che accoglie il visitatore dal rumoroso fermento esterno con una calma quasi domestica, sottolineata dalla presenza di un albero che prende luce da un varco nella copertura plastica. Il padiglione, chiuso nelle ore notturne da due cancelli che sembrano essere giganteschi pallet a rimarcare così l’idea di materiali poveri e provvisori, comunica con l’utente tramite una segnaletica piacevole e studiata.
Un esempio di come fare architettura con poco.

Articolo a cura di Damiano Mesaglio
Foto di: José Hevia

Questo articolo fa parte della rubrica metroquadro, la rubrica di Constraint dedicata all’architettura!